Scegliere il filtro giusto per la propria caraffa filtrante è un aspetto importantissimo al fine di utilizzare nel modo corretto lo strumento. Come abbiamo accennato più volte nelle nostre numerose analisi dei prodotti protagonisti del nostro blog: il tipo di filtro che si sceglie cambia in modo importante il gusto dell’acqua e il tipo di minerali che vengono rimossi dal liquido.
Il tipo di filtro che si sceglie influisce anche sul costo e sulla durata del prodotto stesso. Per questi e altri motivi abbiamo deciso, nella guida di oggi, di approfondire nel modo più completo possibile la differenza tra filtri a carboni attivi e filtri con resine a scambio ionico: le due tipologie principali di filtri presenti sul mercato.
Introduzione: informazioni preliminari
I filtri delle caraffe filtranti vengono, principalmente, realizzati in due modi diversi: i filtri a carboni attivi e filtri con resine a scambio ionico. Entrambe le tipologie di filtri hanno un loro specifico scopo, quindi non si può definire con certezza quale sia migliore dell’altro, anzi, entrambe le tipologie possono essere ritenute le migliori in base al quali siano le necessità specifiche dell’utente.
Il tipo di reazione chimica su cui si basano i filtri non cambia la forma che questi devono avere. Questo significa che, per la maggior parte dei prodotti presenti sul mercato, si possono facilmente acquistare filtri compatibili appartenenti ad entrambi le tipologie. Specialmente per i prodotti di brand molto conosciuti, quelli più popolari sul mercato, si possono trovare con facilità filtri compatibili sia a carboni attivi che con resine a scambio ionico. In poche parole la forma o la capienza della caraffa non ci costringe ad usare un tipo specifico di filtro.
Filtri a carboni attivi
Per prima cosa dobbiamo capire cosa siano i due tipi di filtri di cui stiamo parlando, il primo di cui vorremmo parlarvi è quello a carboni attivi. I filtri a carboni attivi presentano, appunto, dei carboni attivi all’interno del prodotto. La componente principale dei filtri di cui ci stiamo occupando funziona come una sorta di “spugna” che assorbe numerose sostanze dall’acqua.
Molto spesso si vede una durata espressa in “litri filtrabili” sui filtri a carboni attivi, questo perchè i carboni attivi, “assorbendo”, le sostanze indesiderate dall’acqua, diventano sempre meno efficaci, arrivando al punto di essere inutilizzabili. Quanto dura un filtro a carboni attivi? Questo dipende, principalmente dalle scelte del produttore e dalla grandezza del filtro in sé. Ciò non di meno possiamo dire che, agli utenti medi, i filtri di questo tipo durano un mese.
I filtri a carboni attivi hanno uno svantaggio principale che è dovuto alla natura stessa della soluzione di filtraggio scelta. I carboni attivi, infatti, non hanno effetto sulle sostanze inorganiche e risultano meno selettivi. Questo comporta che possano, allo stesso tempo, privare l’utente di minerali che potrebbero essere utili per l’organismo e tralasciare altre sostanze che potrebbero essere dannose.
Filtri con resine a scambio ionico
Il secondo tipo di filtri protagonisti della nostra guida è rappresentato dai filtri con resine a scambio ionico. La parola “scambio” è fondamentale per capire come funzionino questi filtri i quali, letteralmente, scambiano le sostanze nocive che passano attraverso il filtro con sostanze innocue. La principale differenza tra i filtri di cui stiamo trattando e quelli a carboni attivi è che l’utilizzo di resine a scambio ionico permette un filtraggio più selettivo.
La reazione chimica sfruttata dalle resine a scambio ionico può sfruttare ioni positivi, negativi oppure misti: senza scendere troppo nei dettagli, in base agli ioni che si scambiano vengono eliminate diverse sostanze potenzialmente nocive che vengono sostituite con sostanze innocue.
E’ molto importante sottolineare che, pur essendo più avanzati, questo tipo di filtri può non essere efficace con alcuni tipi di sostanze e, per questo motivo, consigliamo di informarsi sui singoli tipi di filtri e prodotti da varie aziende per capire quali siano i migliori per le proprie esigenze.
Informazioni generali
Sia i filtri a carboni attivi che i filtri con resine a scambio ionico presentano alcune caratteristiche che sono importanti per fare una scelta intelligente.
In primo luogo entrambe le tipologie di filtri vanno utilizzati solamente con acqua potabile. Nessun filtro ne a scambio ionico ne a carboni attivi ha la capacità di agire su microrganismi di origine batterica! Non è assolutamente sicuro usare le caraffe filtranti su acqua che non è stata resa potabile precedentemente.
In secondo luogo occorre precisare che le caraffe filtranti, in base al tipo di filtro, danno gusti diversi all’acqua. Questo perché l’acqua, di per sé, non ha un gusto; il gusto viene dato all’acqua dalle sostanze che si trovano in soluzione con essa. Molto spesso vi sarà capitato di assaggiare dell’acqua con un gusto molto forte, probabilmente dovuto ad una grande quantità di ferro o altri minerali. Togliendo sostanze dalla soluzione dell’acqua potabile, ovviamente, alteriamo il gusto: in base alle sostanze su cui agisce il filtro il gusto dell’acqua risulterà completamente diverso.
Occorre anche prestare attenzione al fatto che, alcuni tipi di filtri presenti sul mercato, possono rimuovere utili sali minerali e sostanze fondamentali per il nostro organismo dall’acqua. Il che, per l’utente medio, non è un problema perché può reintegrare quello che viene tolto dall’acqua tramite l’alimentazione e la dieta, senza il bisogno di prestare particolare attenzione a cosa si toglie e cose si mette.
Per un utente che, invece, presenta degli specifici deficit di sostanze utili per l’organismo occorre fare moltissima attenzione al modo in cui i filtri vanno ad agire sull’acqua. L’OMS ha più volte specificato come, pur essendo una delle principali fonti di sostanze utili al nostro organismo, filtrare l’acqua del rubinetto non ha nessun impatto sulla salute.
Un ultimo punto che vale la pena specificare è che tutte le informazioni utili sul funzionamento e sulle sostanze su cui i filtri agiscono devono, per legge, essere specificate sulla confezione dei filtri.
Detto questo, possiamo concludere il nostro approfondimento sulle differenze tra filtri a carboni attivi e filtri con resine a scambio ionico, speriamo vi sia stato utile! Vi ricordiamo di fare un salto sul nostro blog dove potrete trovare moltissimi altri approfondimenti e guide sul mondo delle caraffe filtranti.